Frammenti di vetro

Magdalēna è ricoverata presso la clinica psichiatrica di Strenči, a un centinaio di chilometri da Riga, con una diagnosi di psicosi maniaco-depressiva e una nuova vita in grembo. Siamo alla fine degli anni Trenta del Novecento e in Lettonia cè la dittatura di Kārlis Ulmanis.

Con il “Condottiero” al comando, fioriscono il culto del popolo sano e forte e la volontà di cancellare tutto ciò che è considerato devianza o malattia: come nel resto dEuropa, anche qui la teoria eugenetica promuove luso della sterilizzazione.

Rimasta incinta di Kārlis, il medico che lha in cura, Magdalēna è costretta dunque a trovare riparo in campagna presso la madre di lui, Ilze. Pur con forti momenti di crisi, a contatto con Ilze e il suo compagno Mārtiņš la ragazza, segnata da un precedente episodio di violenza i cui contorni emergono a poco a poco nel corso del racconto, riesce ad affrontare il profondo senso di colpa che la tormenta e il dolore dovuto al sentirsi rifiutata dai propri genitori.

Attraverso un alternarsi di varie voci narranti e di diversi piani temporali, Inga Gaile costruisce con poetica maestria un romanzo capace di raccontare, da un lato, le ossessioni e le costrizioni di unepoca e, dallaltro, il trauma e il dolore nascosto in tanti destini. Trauma e sofferenza in cui sfumano i confini tra sanità e malattia, e che solo il rapporto con laltro può lenire.

8.99 18.00  (IVA inc.)

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